Violenza sui luoghi di lavoro

Un caso di analisi e valutazione del rischio di violenze sul luogo di lavoro

Analisi e valutazione del rischio di violenze nei luoghi di lavoro

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VIOLENZE SUL LAVORO

Le violenze sui luoghi di lavoro fanno parte dei rischi per la sicurezza e la salute. E’ quindi necessario effettuare una valutazione del rischio e implementare eventuali misure per ridurre i rischi e prevenirli.

L’Italia, così come altri paesi, dispone di leggi e regolamenti che richiedono ai datori di lavoro di intraprendere misure adeguate e proporzionate al rispettivo livello di controllo in materia di prevenzione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro, ivi compresi la violenza e le molestie di genere (Articolo 9 della Convenzione sulla violenza e sulle molestie, 2019, ratificata dal Senato con legge del 15 gennaio 2021 n.4 pubblicata sulla gazzetta ufficiale n.20 del 26 gennaio 2021).

In particolare la Convenzione sulle violenze e sulle molestie richiede l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi relativi alla violenza e alle molestie, con la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori e dei rispettivi rappresentanti, e l’adozione di misure per prevenirli e tenerli sotto controllo.

 

Comunicazione efficace

Il caso aziendale

IL CONTESTO E LA RICHIESTA

L’analisi e valutazione del rischio di violenze sul luogo di lavoro è stata realizzata presso una società di trasporti e logistica.
Ai fini di questa valutazione è stata seguita la fonte EU-OSHA (2010)

L'INTERVENTO

Gli obiettivi della valutazione erano:

• valutare il rischio di violenze sul luogo di lavoro, sia di origine interna che di origine esterna (da terze parti);
• individuare e pianificare azioni per la riduzione del rischio.

Tipologie di violenze analizzate:

  • le violenze di origine interna all’azienda (includendo minacce, violenze fisiche, mobbing, molestie, o altri atti violenti che vengano effettuate fra dipendenti)
  • le violenze derivanti da terze parti (includendo minacce, violenze fisiche, molestie o altri atti violenti che derivino ai dipendenti dell’azienda da contatti con terze parti).

È stata inizialmente identificata la popolazione esposta ai rischi, con particolare attenzione data alle seguenti categorie: donne, persone con breve anzianità di servizio, stagisti, stranieri, esterni (con diverse tipologie contrattuali): somministrati, portatori di disabilità

In seguito sono stati identificati i fattori di pericolo che possono portare a violenze sui luoghi di lavoro: fattori di rischio, fattori di contrasto, sia per le violenze di origine interna sia per quelle di origine esterna.

Nel progetto sono state presidiate la comunicazione interna e la partecipazione dei vari attori organizzativi.
La raccolta dei dati è avvenuta tramite: focus group, questionari anonimi, interviste, liste di controllo e raccolta di eventi sentinella.

Per la valutazione del rischio si è adottata una matrice di rischio che prende in considerazione la probabilità del danno e la gravità del danno.

La probabilità del danno viene attribuita sulla base di un’analisi delle condizioni organizzative, della presenza (numerosità) dei fattori di pericolo, dell’assenza di fattori di readiness organizzativa (capacità di contrasto).

Per la gravità del danno si è tenuto conto dell’analisi dei disagi riportati e ci si è riferiti a dati quantitativi pubblicati in EO-OSHA (2010) e in Eurofund (2012). I dati contenuti in tali pubblicazioni sono stati utilizzati come benchmark.

I RISULTATI

Conclusioni e azioni di miglioramento

Per le violenze di origine interna la probabilità è risultata bassa poiché i fattori di rischio erano poco consistenti. Mentre la violenza fisica è risultata al di sotto della soglia superiore di attenzione, le molestie reiterate di origine interna e le molestie sessuali hanno superano entrambe tale soglia. Nel complesso è stato rilevato dunque un livello medio di rischio.

Per le violenze di origine esterna invece è stato rilevato un livello di rischio complessivo alto.
Secondo i risultati di questa valutazione, è stato indicato di intraprendere delle azioni per la riduzione dei rischi.

Azioni di miglioramento

Sono state quindi indicate delle azioni di miglioramento, tra le quali:

  • formare sia i manager sia il personale (in modo differenziato) sulle violenze sul luogo di lavoro come rischio per la sicurezza e salute, sulla gestione dello stress relazionale e sui comportamenti accettabili o meno
  • verificare la qualità delle procedure e dei ruoli per il riporto degli episodi di violenza
  • adottare anche un servizio di segnalazioni e supporto esterno all’azienda
  • adottare messaggi di sensibilizzazione delle terze parti, finalizzati a essere un deterrente verso le terze parti per comportamenti non accettabili
  • adottare una periodica analisi di clima e un pannello di indicatori (oggettivi e soggettivi) per tenere sotto controllo il fenomeno

Centro Prevenzione Mobbing, Stress, Burnout

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VALUTAZIONE DEI RISCHI DA VIOLENZA NEI LUOGHI DI LAVORO