Ergonomia industriale: un intervento di miglioramento delle condizioni di lavoro

Come migliorare l'ergonomia di lavoro nella manutenzione al fine di ottenere migliori prestazioni, qualità e benessere

Sai come lavorare ergonomicamente?

INTERVENTI DI ERGONOMIA

L’ergonomia è la moderna scienza applicata che prende in esame l’attività umana in modo complessivo, all’interno dei contesti lavorativi di diversa natura ed a diversi gradi di specificità. Con il termine ergonomia ci si riferisce ad aspetti che non si limitano solo alla dimensione biomeccanica del lavoro.

L’ergonomia è direttamente connessa ad una dimensione di benessere non solo fisico ma anche mentale, giacché entrambe queste dimensione sono connesse e reciprocamente influenzabili. Per perseguire questa condizione di benessere lavorativo le organizzazioni devono sia fornire mezzi e strumenti per il lavoro, sia assicurarsi che mezzi e strumenti siano utilizzati in modo adeguato da tutti i dipendenti, in conformità alla disposizione ergonomica dell’ambiente di lavoro.

Esistono differenti scale di misurazione precostituite per la valutazione ed analisi della componente ergonomica nelle aziende (es. checklist NIOSH, checklist OSHA); l’intervento ottimale prevede quantomeno un riadattamento di queste scale alle condizioni e situazioni organizzative situate o, in maniera più auspicabile, la creazione di strumenti a supporto dell’osservazione dei processi di lavorazione sui quali progettare successivamente interventi di miglioramento o di rafforzamento. 

L’analisi di ergonomia industriale proposta di seguito vuole esporre le principali logiche di progettazione attuate dal team di professionisti Cesvor, sempre attenti alle esigenze specifiche di ogni azienda che presenta caratteristiche e contesti unici e irripetibili.

 

 

 

Il caso aziendale

 

Settore: Alimentare

Dipendenti: 300

Tipo intervento: Analisi e miglioramento dell’ergonomia industriale

Metodologie: Analisi organizzativa, osservazione, workshop

Risultati: Migliorare le prestazioni, la qualità ed il benessere ergonomico 

 

IL CONTESTO E L'ESIGENZA

L’intervento di miglioramento delle postazioni di lavoro e dell’organizzazione di lavoro si è svolto presso un’azienda alimentare nel nord Italia. In particolare è stato considerato che le mansioni di manutentore fossero meritevoli di un approfondimento sugli aspetti ergonomici al fine di migliorare alcune condizioni di lavoro. Ciò seguiva la fase di analisi preliminare della valutazione del rischio stress. Sono state prese in conto l’ergonomia fisica, l’ergonomia cognitiva e l’ergonomia organizzativa.

L'INTERVENTO

L’intervento è stato condotto assumendo una visione complessiva di analisi ergonomica, non limitandosi ad aspetti puramente biomeccanici.

Obiettivi

  • rilevare possibili miglioramenti delle condizioni di lavoro – possibili cause di stress lavoro-correlato – fra gli elementi ergonomici della mansione;
  • fornire indicazioni operative circa i miglioramenti delle condizioni di lavoro, al fine di migliorare le prestazioni e ridurre il rischio stress lavoro-correlato.

Fasi dell’intervento

  • Sopralluoghi; i consulenti accompagnati da manutentori hanno avuto modo di assistere allo svolgimento delle attività, di vedere i luoghi di lavoro e i principali processi in cui i manutentori sono coinvolti
  • Workshop in cui un gruppo di manutentori ha fornito dati sullo svolgimento delle attività in un’intervista di gruppo e compilando alcuni questionari.
  • In una terza fase, successiva all’analisi dei dati da parte dei consulenti, vi è stato un workshop per valutare azioni di miglioramento da proporre alla Direzione di stabilimento e dell’Azienda.

Principali Evidenze

  • Aspetti di organizzazione temporale delle attività, le posture problematiche e i disagi muscolo-scheletrici.

Dalla combinazione tra frequenza e durata del movimento attuati, sono state individuate le posture più problematiche e direttamente collegate alla possibile insorgenza di disagi muscolo-scheletrici di diversa entità.

  • Carico cognitivo.

Anche per il carico cognitivo sono stati individuati alcuni aspetti specifici di maggiore incidenza che, però, non sembravano connessi a nessuna problematica riferita dai manutentori dal punto di vista ergonomico. Tali aspetti sono stati anzi considerati come elementi del lavoro particolarmente apprezzati dai manutentori, segno che l’impegno cognitivo è molto apprezzato anche in attività lavorative manuali.

  • Decisioni da prendere durante l’attività.

Le dinamiche decisionali maggiormente presenti sono risultate la frequenza delle decisioni, la visibilità dell’errore eventuale, il tipo di responsabilità, presenza di supporto nelle decisioni e la varietà delle decisioni. Nessuno di questi aspetti ha fatto sorgere problematicità ed in particolare l’ultimo aspetto, la varietà delle decisioni, viene particolarmente apprezzata perché permette di ridurre la routinarietà.

  • Contesto socio-relazionale in cui si svolge la mansione.

Alcune criticità sono state rivelate nelle dinamiche relazionali tra le figure dei manutentori e quelle decisionali, come solitamente accade per problematiche legate a difficoltà comunicative e di impostazione della produzione.

  • Osservazione sul campo.

Questa attività aggiuntiva ha permesso di rivelare attività positive ma anche migliorabili. Tra le positività si ritrovano elementi apparentemente irrilevanti, come la disposizione delle luci e “l’atmosfera” lavorativa creata dalla giusta disposizione dell’illuminazione interna. Tra le criticità si ritrovano soprattutto modalità di utilizzo di alcuni macchinari specifici che da un punto di vista ergonomico non agevolano la giusta postura dei manutentori.

 

 

 

I RISULTATI

 Sono state avanzate due proposte di intervento con differenti soluzioni che andassero ad agire sull’istallazione ergonomica dell’impiantistica, sul miglioramento della comunicazione interna e sull’ottimizzazione della ricerca di merci nei magazzini; in tal senso si andava ad agire sia sugli aspetti di carattere fisico che su quelli di carattere organizzativo.

L’insieme delle proposte è stato poi presentato per le valutazioni di competenza in una riunione alla Direzione generale, alla Direzione Risorse Umane e alle Direzioni di Stabilimento, in modo da agevolare una presa di decisione condivisa ed unanime.

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